venerdì 2 marzo 2012

Monty Killer.


E' un falso idelogico.

Un reato.

Ancor più grave se lo si fa ufficialmente davanti alle televisioni e se si è Presidente del Consiglio.

Affermare, come ha fatto Monti stasera, che la TAV porti dei vantaggi all'economia italiana, crei posti di lavoro e combatta la crisi, è un falso ideologico.

Perchè secondo quando sostengono 320 professori universitari italiani, le cose affermate da Monti per giustificare il proseguimento della forzatura sul cantiere TAV in Val di Susa, sono esattamente il contrario della verità.

Allora delle due l'una.

O Monti, mente (molto onomatopeico). O a mentire e ad essere impazziti sono i professori che hanno sottoscritto il documento più dettagliato mai presentato in Italia da quando si discute della TAV e i Val Susini.

Io non credo che a fronte di una diminuzione del trasporto merci a livello globale e a fronte di un sotto utilizzo cronico delle nostre linee ferroviarie per il trasporto merci (e non per capacità, ma per mancanza di merci), è possibile individuare e sostenere nel TAV un modo per rilanciare economia e occupazione in Italia.

Il problema è che il Sig. Monti non si rende (non si vuol rendere) conto minimamente che a fronte di QUESTA crisi, è necessario un cambio radicale di modello di sviluppo, in Italia e nel mondo. Le “soluzioni” in stile TAV e PONTE SULLO STRETTO sono figlie di un'idea di sviluppo ormai morta e sepolta sotto le ceneri di questa crisi e delle sue ragioni strutturali.

Se non ci si rende conto di questo, è inutile. Perchè la speranza che l'economia mondiale riprenda a camminare come ha fatto fino all'inizio del millennio, con quello che sta succedendo e le dinamiche nelle economia neo-emergenti (India, Cina, Brasile ecc), le crisi alimentari e ambientali in molti paesi del Terzo Mondo, la crisi energetica mondiale (la domanda di energia supera l'offerta), non solo è utopico, ma miope.

Ma forse Monti nasconde qualcosa. Cosa?

Che dietro la TAV c'è il ricatto della classe politica (morta) che lo mantiene al governo? Sono pronti a togliergli la fiducia in qualsiasi momento? Dipende da qualcosa di grosso che c'è dietro il cantiere TAV? Tangenti? Mafia? Cosa?

Questo governo “tecnico” (ma tecnico di cosa?) ha qualche interesse diretto nella TAV? La Banca Intesa? Arcani misteri dell'Italia che va.

A fanculo.

Ma c'è una questione ancora più profonda (e grave) alla base di quello che succede in Val Susa. Ed è una questione democratica di importanza vitale.

E' la prepotenza di uno Stato che con la forza impone ai propri cittadini scelte NON democratiche. Impone la volontà di una cricca di affaristi, di aziende, di politici, alla cittadinanza.

Ed è un fatto gravissimo. Che mina alle basi la convivenza civile e democratica in questo paese, ponendo una questione fondamentale di legittimità del potere.

Che potrebbe ripetersi in futuro su altre questioni.

Inoltre, questo Governo è davvero così legittimo? E questa classe politica è davvero così legittima?

Nel Post scriptum troverete un elenco molto interessante.

Sono questi i signori che possono permettersi di dare lezioni di “democrazia” ai violenti e agli anarchici della Val di Susa?

Ma per favore.

Fate un buco e NASCONDETEVI TUTTI!



PS: Elenco dei condannati e degli indagati nel Parlamento italiano (chi vuole la TAV).


  • ABRIGNANI Ignazio (PDL) – indagato per dissipazione post-fallimentare.

  • ANGELUCCI Antonio (PDL) – Indagato per associazione a delinquere, truffa e falso.

  • ARACU Sabatino (PDL) – Rinviato a giudizio nella sanitopoli abruzzese.

  • BARANI Lucio (PDL) - Richiesta di rinvio a giudizio per abuso d’uffici.

  • BARBARESCHI Luca (Gruppo Misto) – Indagato per abusivism.

  • BERLUSCONI Silvio (PDL) – 2 amnistie (falsa testimonianza P2, falso in bilancio Macherio); 2 assoluzioni per depenalizzazione del reato (falso in bilancio All Iberian, Sme-Ariosto); 8 archiviazioni (6 per mafia e riciclaggio, 2 per concorso in strage); 6 prescrizioni; 3 processi in corso (frode fiscale Mediaset, corruzione in atti giudiziari Mills, frode fiscale e appropriazione indebita Mediatrade), tutti sospesi in attesa che la Consulta si pronunci sulla legge sul legittimo impedimento.

  • BERNARDINI Rita (PD) – Condannata nel 2008 a quattro mesi per cessione gratuita di marijuana, pena estinta per indultO.

  • BERRUTI Massimo Maria (PDL) – condannato in appello a 2 anni e 10 mesi nell’inchiesta per i fondi neri Fininvest.

  • BOSSI Umberto (Lega Nord) – condanne per finanziamento illecito, istigazione a delinquere, vilipendio della bandiera.

  • BRAGANTINI Matteo (Lega Nord) – condannato in appello per propaganda razziale.

  • BRANCHER Aldo (PDL) - condannato in primo grado e appello per falso in bilancio e finanziamento illecito al psi. Il primo reato prescritto, il secondo depenalizzato. Indagato per ricettazione. Condannato in appello a due anni per appropriazione indebita e ricettazione.

  • BRIGANDI’ Matteo (Lega Nord) – condannato in primo grado per truffa aggravata alla regione Piemonte.

  • BRIGUGLIO Carmelo (PDL) - vari processi a carico (truffa, falso, abuso d’ufficio), alcuni prescritti, alcuni trasferiti ad altri tribunali ed in seguito assolto.

  • BOSI Francesco (UDC) – Indagato per abuso d’ufficio

  • CALDEROLI Roberto (Lega Nord) – indagato per ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale prescritto, indagato per associazione antinazionale reato poi dichiarato incostituzionale.

  • CALIENDO Giacomo (PDL)- Indagato per violazione della legge Anselmi sulle società segrete (inchiesta nuova P2).

  • CAMBER Giulio (PDL) - condannato in via definitiva per millantato credito.

  • CANTONI Giampiero (PDL) – patteggia per corruzione e bancarotta fraudolenta.

  • CAPARINI Davide (Lega Nord) – resistenza a pubblico ufficiale prescritto.

  • CARRA Enzo (UDC): ai tempi di Tangentopoli finì in manette davanti alle telecamere, è stato condannato in via definitiva a 16 mesi per false dichiarazioni ai pm.

  • CASTAGNETTI Pierluigi (PD) – rinviato a giudizio per corruzione, prescritto.

  • CASTELLI Roberto (Lega Nord) – indagato per abuso d’ufficio patrimoniale, il Senato vota totale immunità.

  • CATONE Giampiero (PDL) – rinviato a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, false comunicazioni sociali, bancarotta fraudolenta pluriaggravata e estorsione.

  • CESA Lorenzo (UDC) – condannato in primo grado per corruzione aggravata, condanna annullata in appello per incompatibilità del GIP, indagato per truffa e associazione a delinquere.

  • CESARO Luigi (PDL) – Indagato per associazione camorristica.

  • CIARRAPICO Giuseppe (PDL) - condannato per truffa aggravata e continuata ai danni di INPS e INAIL, multa per violazione legge tutela “lavoro fanciulli e adolescenti”, condannato per falso in bilancio e truffa, condanna per diffamazione, condannato per bancarotta fraudolenta, condannato per finanziamento illecito, condannato per il crac “valadier”, condannato in appello per assegni a vuoto e in seguito reato depenalizzato, condanna in primo grado per abuso ed in seguito prescritto, condannato per truffa e violazione della legge sulle trasfusioni, rinviato a giudizio per ricettazione, indagato per truffa ai danni di palazzo Chigi.

  • CICCHITTO Fabrizio (PDL) - Il suo nome compare nelle liste della loggia massonica P2: fascicolo 945, numero di tessera 2232, data di iniziazione 12 dicembre 1980. All’epoca della scoperta degli elenchi Cicchitto era deputato e membro della direzione del Psi. è uno dei pochi ad aver ammesso di aver sottoscritto la domanda di adesione.

  • COMINCIOLI Romano (PDL) - rinviato a giudizio per false fatture e bilanci truccati, reati poi depenalizzati.

  • CRISAFULLI Vladimiro (PD) – Ex sindaco di Enna e uomo forte dei Ds siciliani, è sotto inchiesta insieme a Totò Cuffaro per violazione di segreto d’ufficio nell’inchiesta su Messina Ambiente. Ë stato indagato dalla procura di Caltanissetta per concorso esterno in associazione mafiosa. Indagine archiviata nel febbraio 2004.

  • CUFFARO Salvatore (UDC) - condannato per favoreggiamento. Il 18 gennaio 2008 Cuffaro viene dichiarato colpevole di favoreggiamento semplice nel processo di primo grado per le ‘talpe’ alla Dda di Palermo. La sentenza di primo grado condanna Cuffaro a 5 anni di reclusione nonché all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il 22 gennaio 2011 la Corte di Cassazione conferma in via definitiva la condanna 7 anni di reclusione inflittagli l’anno prima dalla Corte di Appello di Palermo, nonostante la richiesta di eliminazione dell’aggravante mafiosa da parte del procuratore generale. Il giorno stesso Cuffaro si costituisce e viene rinchiuso nel carcere romano di Rebibbia.

  • CURSI Cesare (PDL) – Indagato per corruzione.

  • CUSUMANO Stefano (Udeur) – Arrestato nel 1999 a Catania con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e turbativa d’asta. Oggi resta sotto processo, con la sola accusa di turbativa d’asta, per gli appalti del nuovo ospedale Garibaldi di Catania. È senatore della Repubblica..

  • D’ALEMA Massimo (PD) – finanziamento illecito accertato, prescritto.

  • DE ANGELIS Marcello (PDL) – condannato per banda armata e associazione eversiva.

  • DE GREGORIO Sergio (PDL) – indagato per riciclaggio e favoreggiamento della camorra, corruzione, concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al riciclaggio.

  • DELFINO Teresio (UDC) – Sottosegretario del governo Berlusconi, ha ricevuto un avviso di garanzia nell’inchiesta sui fondi dell’Enoteca d’Italia.

  • DELL’UTRI Marcello (PDL) – condannato per false fatture e frode fiscale, condannato in appello per tentata estorsione mafiosa, condannato in secondo grado a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

  • DEL PENNINO Antonio (PDL) - Nel luglio 1994 ha patteggiato una pena di 2 mesi e 20 giorni (convertita nella sanzione di 4 milioni) nel processo per le tangenti Enimont. A ottobre 1994 altro patteggiamento: di una pena di 1 anno, 8 mesi e 20 giorni per tangenti relative alla Metropolitana milanese. Il 25 gennaio 2000 la settima sezione penale del tribunale di Milano lo ha prosciolto nel processo per le tangenti Atm, per le forniture di autobus all azienda dei trasporti milanese.

  • DEL BONO Flavio (PD) – indagato per abuso di ufficio, peculato e truffa aggravata.

  • DE LUCA Francesco (PDL) – indagato per tentata corruzione in atti giudiziari.

  • DE Luca Vincenzo (PD) – Nel dicembre 2008 con altri 46 imputati, viene rinviato a giudizio per truffa ai danni dello stato e falso in relazione alla vicenda relativa alla delocalizzazione delle Manifatture Cotoniere Meridionali. Nell’aprile 2009 il rinvio viene confermato per De Luca ad altri 13 imputati. Nel luglio 2010 viene condannato in primo grado dalla Corte dei Conti (sezione giurisdizionale di Napoli), insieme all’ex-sindaco De Biase ad alcuni dirigenti comunali, per questioni inerenti gli stipendi dei dirigenti del Comune di Salerno. Viene condannato a pagare 23 mila euro . Il 6 luglio 2010 la Corte dei Conti di Salerno dichiara la prescrizione nei confronti di De Luca e degli altri imputati del processo per lo sversamento di rifiuti, nel 2001, nel sito di Ostaglio, non ancora completato.

  • DRAGO Giuseppe (UDC) – condannato in appello per peculato e abuso d’ufficio.

  • ESPOSITO Stefano (PD) – Indagato, ha versato un’oblazione di duemila euro per evitare l’accusa di aver violato la legge elettorale. Prosciolto dal Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Torino in data 3 dicembre 2007.

  • FARINA Renato (PDL) – patteggia condanna per favoreggiamento nel sequestro di Abu Omar. Condannato a sei mesi per favoreggiamento, condannato per diffamazione.

  • FASANO Vincenzo (PDL) – condannato per concussione, indultato.

  • FIRRARELLO Giuseppe (PDL) - condannato in primo grado per turbativa d’asta, richiesto rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa.

  • FITTO Raffaele (PDL) – rinvio a giudizio per concorso in corruzione, falso e finanziamento illecito.

  • FRIGERIO Gianstefano (PDL) - Ex leader della Dc, diventato uno degli strateghi di Forza Italia. Ha confessato, per esempio, di aver ricevuto 150 milioni da Paolo Berlusconi, in cambio dei permessi alla Fininvest per gestire la discarica di Cerro Maggiore. Ha accumulato tre condanne definitive: 1 anno e 4 mesi per finanziamento illecito ai partiti, 1 anno e 7 mesi per finanziamenti illeciti e ricettazione, 3 anni e 9 mesi per corruzione e concussione. Doveva scontare in definitiva una pena di 6 anni e 5 mesi. Affidato poi ai servizi sociali, ha avuto il permesso dal giudice di sorveglianza di frequentare il Parlamento per qualche giorno al mese: come pratica di riabilitazione.

  • GALATI Giuseppe (PDL) - indagato per associazione a delinquere, truffa e associazione segreta.

  • GALIOTO Vincenzo (PDL) - Condannato in primo grado per falso in bilancio.

  • GENOVESE Fracantonio (PD) – Indagato per abuso d’ufficio per affidamenti fatti durante la sua sindacatura a Messina a un’azienda di servizi.

  • GIUDICE Gaspare (PDL) – condannato in primo grado per bancarotta, prescritto.

  • GRASSANO Maurizio (Responsabili) – Sotto processo per truffa.

  • GRILLO Luigi (PDL) – rinviato a giudizio per aggiotaggio, indagato e prescritto per truffa.

  • LA LOGGIA Enrico (PDL) – Indagato al Tribunale dei ministri per finanziamenti dalla Parmalat di Calisto Tanzi (100 mila euro) in cambio di presunte “consulenze”.

  • IAPICCA Maurizio (PDL) - rinviato a giudizio per false fatture, falso in bilancio e abuso d’ufficio, prescritto.

  • LA MALFA Giorgio (Gruppo Misto) – condannato per finanziamento illecito.

  • LAGANA’ FORTUGNO Maria Grazia (PD) – indagata per truffa ai danni dello Stato.

  • LANDOLFI Mario (PDL) – indagato per corruzione e truffa “con l’aggravante di aver commesso il fatto per agevolare il clan mafioso La Torre”.

  • LEHNER Giancarlo (PDL) – condannato per diffamazione.

  • LETTA Gianni ( PDL) – Nel 1993 era stato indagato per corruzione dalla procura di Roma che ne aveva chiesto addirittura l’arresto. L’inchiesta era stata poi archiviata, ma con motivazioni non proprio esaltanti per Letta. Un altra inchiesta era stata scippata, negli anni Ottanta, alla procura di Milano dal porto delle nebbie romano: quella di Gherardo Colombo sui fondi neri dell’Iri, nella quale l’allora direttore del “Tempo” Gianni Letta aveva ammesso, nel dicembre 1984, di aver ricevuto 1 miliardo e mezzo di lire in nero dall’ente statale per ripianare i buchi del suo disastrato giornale. Un giornale che, scrissero Scalfari e Turani in “Razza padrona”, era “in vendita ogni giorno, e non solamente in edicola”.

  • LOLLI Giovanni (PD) – rinviato a giudizio per favoreggiamento.

  • LOMBARDO Angelo (Gruppo Misto) – Indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.

  • LUMIA Giuseppe (PD) – Indagato per diffamazione. È stato querelato dal suo ex addetto stampa.

  • LUNARDI Pietro (PDL) – Indagato per corruzione.

  • LUONGO Antonio (PD) - Rinviato nel 2009 a giudizio per corruzione nell’inchiesta su affari e politica a Potenza.

  • LUSETTI Renzo (PD) – condannato a risarcimento di 1 milione di lire per consulenze ingiustificate

  • MALVANO Franco (Forza Italia) – Ex questore di Napoli, Ë sotto inchiesta per concorso esterno in associazione camorristica.

  • MALGIERI Gennaro (PDL) – Condannato dalla Corte dei Conti a risarcire – con altri 5 – 11 milioni per la nomina di Alfredo Meocci a dg della Rai.

  • MANNINO Calogero (UDC) - condannato in appello per concorso esterno in associazione mafioso e processo d’appello annullato e da rifare, rinviato a giudizio per associazione a delinquere, appropriazione indebita, frode in commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine, falso ideologico e truffa aggravata.

  • MARGIOTTA Salvatore (PD) – indagato per falso ideologico e abuso d’ufficio

  • MARONI Roberto (Lega Nord) – condannato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale (pena commutata in multa), imputato per creazione di struttura paramilitare fuorilegge.

  • MARTINAT Ugo (PDL) - indagato per turbativa d’asta e abuso d’ufficio.

  • MATTEOLI Altero (PDL) - imputato per favoreggiamento, processo bloccato dalla Camera.

  • MESSINA Alfredo (PDL) – indagato per favoreggiamento in bancarotta fraudolenta.

  • MILANESE Marco (PDL) - Indagato per corruzione, rivelazione segreta e associazione a delinquere (P4).

  • NANIA Domenico (PDL) – condannato per lesioni personali, condannato in primo grado per abusi edilizi e prescritto.

  • NARO Giuseppe (UDC) – condannato per abuso d’ufficio, condanna in primo grado per peculato prescritta.

  • NESSA Pasquale (PDL) - rinviato a giudizio per concussione.

  • ORLANDO Leoluca (IDV) - condannato per diffamazione.

  • PARAVIA Antonio (PDL) – arrestato per tangenti, prescritto.

  • PAPA Alfonso (PDL) – accusato di concussione, favoreggiamento e rivelazione del segreto d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sulla Loggia P4. Lo scorso luglio 2011 è arrivata dalla giunta per le autorizzazioni della Camera l’ok all’arresto per la stessa inchiesta P4 è attualmente ancora in carcere.

  • PAPANIA Antonio (PD) – patteggia accusa per abuso d’ufficio.

  • PECORELLA Gaetano (PDL) – imputato per favoreggiamento nelle stragi di piazza fontana e piazza la loggia.

  • PILI Mauro (PDL) - Ex presidente della Regione Sardegna, Ë indagato a Cagliari per peculato.

  • PITTELLI Giancarlo (PDL) – indagato per associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e “appartenenza a loggia massonica segreta o struttura similare”.

  • PISTORIO Giovanni (Gruppo Misto) – Condannato dalla Corte dei conti per danno erariale.

  • PORFIDIA Americo (Responsabili) – Richiesta di rinvio a giudizio per tentata estorsione e favoreggiamento alla Camera.

  • RIGONI Andrea (PD) – condanna in primo grado per abuso edilizio prescritta.

  • RIZZOLI De Nichilo Melania (PDL) – Indagata per concorso in falso.

  • ROMANI Paolo (PDL) – Viene indagato per bancarotta fraudolenta e false fatture. L’udienza preliminale termina però con un pieno proscioglimento: per Romani niente bancarotta. Il suo nome è anche nell’elenco dei politici che ricevono generosi finanziamenti dalla Banca popolare di Lodi di Gianpiero Fiorani. In effetti Romani ha bisogno di soldi: sta pagando circa 400 mila euro come risarcimento al curatore fallimentare di Lombardia 7.

  • ROMANO Francesco Saverio (ex UDC, adesso ai “Responsabili” e attuale ministro dell’Agricoltura del Governo Berlusconi – marzo 2011) - nel 2003, è stato indagato dalla Procura di Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione. Il 1º aprile 2005 il gip ha accolto la richiesta di archiviazione della Procura con la seguente motivazione: «Gli elementi acquisiti non sono idonei a sostenere l’accusa in giudizio». Successivamente la Procura della Repubblica ha riaperto l’indagine per il sorgere di nuovi elementi, in seguito alle dichiarazioni del pentito Francesco Campanella. Nel luglio 2011 è stato rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa.

  • ROSSO Roberto (ex Fli, ora al Pdl e attuale sottosegretario all’Agricoltura del governo Berlusconi): indagato per associazione a delinquere dalla Procura di Vercelli.

  • RUSSO Paolo (PDL) – indagato per violazione della legge elettorale.

  • RUTELLI Francesco (API): condannato per danno erariale dalla Corte dei Conti.

  • SAVINO Elvira (Indagata per concorso in riciclaggio).

  • SCAJOLA Claudio (PDL) – arrestato per concussione aggravata nel 1983, è stato prosciolto poi in seguito.

  • SCAPAGNINI Umberto (PDL) – condannato in primo grado per abuso d’ufficio e violazione della legge elettorale, indagato per abuso d’ufficio aggravato.

  • SCELLI Maurizio (PDL) - E’ stato condannato a pagare 900 mila euro per irregolarità nell’acquisizione di servizi informatici.

  • SCIASCIA Salvatore (PDL) – condannato per corruzione.

  • SIMEONI Giorgio (PDL) – indagato per associazione per delinquere e corruzione.

  • SERAFINI Giancarlo (PDL) – Ha patteggiato una condanna per corruzione.

  • SPECIALE Roberto (PDL) – condannato in appello a 18 mesi per peculato: è accusato di essersi fatto arrivare un carico di spigole nel paesino trentino in cui era in vacanza.

  • STERPA Egidio (PDL) – Deputato di Forza Italia. Dirigente del vecchio Partito liberale, Ë stato condannato a 6 mesi in via definitiva per la tangente Enimont.

  • STORACE Francesco (PDL) – Ex presidente della Regione Lazio e poi ministro della Salute, ha dovuto dimettersi perchè coinvolto nello scandalo delle intercettazioni e dello spionaggio illecito ai danni di Piero Marrazzo, Alessandra Mussolini e Giovanna Melandri, suoi avversari alle elezioni regionali del 2005. Per questa vicenda, è indagato anche per associazione a delinquere.

  • TEDESCO Alberto (Partito Democratico): agli arresti domiciliari, indagato per turbativa d’asta e corruzione. Il 20 luglio scorso la Camera dei Deputati l’ha salvato negando l’autorizzazione all’arresto.

  • TOMASSINI Antonio (PDL) – condannato per falso.

  • TORTOLI Roberto (PDL) – indagato per concorso in estorsione.

  • VALENTINO Giuseppe (PDL) - indagato per favoreggiamento.

  • VISCO Vincenzo (PD) – Deputato della Repubblica, ex ministro Ds. Condannato definitivamente dalla Cassazione nel 2001 per abusivismo edilizio, per via di alcuni ampliamenti illeciti nella sua casa a Pantelleria: 10 giorni di arresto e 20 milioni di ammenda.

  • VITO Alfredo (PDL) – Fu indagato, arrestato e processato per tangenti. Condanna definitiva e 2 anni patteggiati e oltre 4 miliardi di lire restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli. La Direzione distrettuale antimafia di Napoli chiese al Parlamento l’autorizzazione a procedere contro di lui anche per concorso esterno in associazione a delinquere di tipo mafioso, sospettando suoi rapporti con la Camorra (fu poi prosciolto). Patteggiò la condanna e restituì parte del malloppo. Quei quasi 5 miliardi sono stati impiegati per costruire un parco pubblico alla periferia di Napoli .

  • VALENTINO, Giuseppe (PDL) – Sottosegretario alla Giustizia del governo Berlusconi, è indagato in Calabria in relazione “a condotte attinenti gli interessi della criminalitý organizzata nel settore dei finanziamenti pubblici, degli appalti, delle infiltrazioni nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione”. Il suo nome Ë anche presente nelle indagini sulle scalate bancarie dell’estate 2005, indicato come uno dei politici che erano punto di riferimento per il banchiere Gianpiero Fiorani.

  • VIZZINI Carlo (PDL) – condannato in primo grado per finanziamento illecito, si è salvato solo con la prescizione. Era coinvolto nella maxi tangente Enimont.

  • ZINZI Domenico (UDC) – condannato in primo grado per omicidio colposo. In seguito la prima sezione della corte di appello di Napoli lo ha assolto perché il fatto non sussiste.

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