martedì 26 gennaio 2010

La paura.









C’è stato un momento in cui ho pensato che il sole cadesse dal cielo,
un altro invece in cui ho creduto le stelle potessero scappar via,
e un altro ancora in cui ho pensato che il mare evaporasse al soffio caldo del vento.


Nulla di tutto ciò naturalmente è successo,
ma qualcosa è cambiato,
qualcosa è diventato ciò che non avrei mai voluto che fosse.


Il mondo intorno adesso mi sembra diverso,
i suoi colori e i suoi odori non sono più gli stessi,
la passione con la quale li osservavo è ormai cambiata per sempre.


Il sole, le stelle, il mare,
non sono più ciò che ho sempre creduto che fossero,
adesso quasi inutili, quasi senza senso e significato.


C’è stato un momento in cui mi sono sentito immortale,
ma anche quello è fuggito senza lasciare traccia di se
togliendo però alla vita quel senso d’incanto e di bellezza.


C’è stato un momento in cui mi sono sentito come Dio,
ma naturalmente ho solo scrutato l’illusione del mondo
di essere ciò che non è.


E’ stato tutto così bello e attraente,
ma ora ho paura,
paura di evaporare, io si, al posto del mare,
di cadere, io si, al posto del sole,
di scappare via per sempre, io si, al posto delle stelle…


Ho paura,
ma la paura è solo ciò che non si può ottenere,
è solo ciò che è falso e non può diventare realtà,
è solo ciò che si ha, ma si vorrebbe buttare via…


(Francesco Salistrari, 2010)

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