martedì 5 gennaio 2010

Il sonno del giorno.


Vorrei non dover dormire mai.
Vivere la mia vita ogni istante, un minuto alla volta, intensamente, senza perdermi nulla.
Vorrei poter cullare i miei sogni ad occhi aperti, senza esser costretto a fuggire ogni volta in quel luogo senza luce che tutti chiamiamo sonno.
Vorrei vivere ogni singolo istante del giorno e della notte, veder nascere il sole e sparire la luna, colorarsi il mondo e poi di nuovo, fino alla prossima volta. Ad attendermi c'è una notte senza fine, sonno eterno aldilà del mondo. Non voglio dormire, non adesso, troppo breve la vita. E' assurdo lasciare tutto questo tempo per strada, dormire e sognare e non ricordare, morire ed amare ed è solo illusione. Voglio sentire la realtà, respirarla, farla parte di me, sentire le cose e la loro consistenza, amare e ricordare, lottare e vincere la propria battaglia di ogni giorno. Ma poi cado stanco ed il buio mi avvinghia e così dolce è l'alcova che mi accoglie, così rassicurante, materna miracolosa. Cado stanco della vita appena vissuta, trascorsa e consumata per sempre. Comincio a dormire ed il mondo non ha più importanza. Vorrei non dover dormire. Ma quando lo faccio non vorrei più tornare.

(Francesco Salistrari, 2010)

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