sabato 26 dicembre 2009

Il mondo dei morti.



Ho di fronte una strada lucente, bagnata da una pioggia lontana, segnata dal passaggio di migliaia e migliaia di anime dannate, terra di confine tra un mondo ed un altro.
Sento in lontananza il pianto di un bambino, il rantolo di un vecchio morente.
Forse sto sognando, ma è tutto così reale, così vero, inconfutabile.
Ho davanti agli occhi lo spettacolo più strano che abbia mai potuto concepire. Non so se resisterò.
Vedo chilometri di code umane che attendono il proprio passaggio, vedo in lontananza degli occhi accesi nel buio da cieco furore.
Guida i suoi servi di rame fin nella fiamme, senza battere ciglio.
Forse sto anch’io aspettando il mio turno. E fremo di paura al solo pensiero di trovarmi di fronte quel mostro di carne e sangue.
Il solo modo per scoprire la mia presenza qui è aspettare e aspettare.
Se sentirò gridare il mio nome, così come quello degli altri, mi dirigerò alla meta finale del mio destino e piegherò le spalle chiedendo perdono.

(Francesco Salistrari,2008)

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